Degno o non degno?

Brevemente per chi non avesse seguito la vicenda: Letta nomina Michaela Biancofiore (PDL) sottosegretario alle Pari Opportunità. Alcune associazioni gay insorgono, accusando la Biancofiore di essere omofoba e dunque non degna di ricevere un incarico presso le Pari Opportunità.
Letta allora prima le toglie l’incarico e poi la nomina sottosegretario alla Pubblica Amministrazione.
Questo caso mi suggerisce tre domande. Prima: lo sappiamo tutti che le nomine sono politiche e che il posto nel governo alla Biancofiore non è stata un’idea di Letta, quanto un’imposizione di Berlusconi, ma Letta, che già conosceva le sue idee e opinioni in materia, non poteva inserire subito in un’altra casella l’onorevole pidiellina? (la quale, nella vicenda, ha mantenuto un atteggiamento tutto sommato dignitoso: non ha rinnegato le cose dette in precedenza e ci ha risparmiato la frase più gettonata tra gli omofobi “ho un sacco di amici gay”)
Seconda domanda: chi è degno o non degno di rivestire un incarico di governo, chi lo stabilisce? Il Presidente del Consiglio in accordo col Presidente della Repubblica come prevede la Costituzione o le associazioni che riescono a gridare più forte? (Alcune associazioni ambientaliste sono sorte contro la nomina di Girlanda, imprenditore edile, alle infrastrutture, ma non le ha cagate nessuno)
Terza domanda: ma se una persona non è degna di ricoprire un incarico di governo è degna di ricoprirne un altro? O forse più semplicemente la Pubblica Amministrazione è una fogna dove scaricare tutti i cosidetti impresentabili? (Non a caso l’altro sottosegretario alla P.A. è Gianfranco Miccichè?)
E infine per fare facili ironie: siamo sicuri che nella Pubblica Amministrazione non ci siano omosessuali?

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