Papi da stadio

Questo nuovo papa buono che è Francesco ci dice che non ha nessun problema se uno è gay “chi sono io per giudicarlo?”
Huffington Post Italia e Corriere aprono addirittura la pagina online. La Stampa, Il Messaggero, il Quotidiano Nazionale lo citano nei titoli a riguardo del suo viaggio in Brasile. Quanta speranza.
Poi, a leggere meglio, a domande specifiche, la sua posizione reale appare un po’ più cauta. “Se uno è gay e cerca il Signore con buona volontà, chi sono io per giudicarlo?”; e ancora, sulle nozze gay “la Chiesa si è già espressa da tempo su questo tema, a Rio non ne ho parlato perchè c’era bisogno di cose positive”. Già, la Chiesa di Ratzinger, che diceva le stesse identiche cose quando distingueva tra il peccato dell’omosessualità e la misericordia verso gli omosessuali: solo che il papa tedesco non era un buon comunicatore, aveva quel dannato accento tedesco, quella riservatezza che faceva tanto freddezza da feldmaresciallo del Reich e le babbucce rosse, che aveva anche Woityla ma Woityla era un formidabile comunicatore e allora nessuno gli guardava mai le scarpe.

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