Il Dono della Sintesi

“Ciao Matteo, se diventerai segretario, cosa farai per tagliare i costi della politica e della pubblica Amm?”
“L’abolizione del Senato e la sua trasformazione in camera delle autonomia; abolizione province; riforma PA”
Tagliare i costi della Pubblica Amministrazione riformando la Pubblica Amministrazione. Il mio amico Agostino ha commentato omettendo “grazia, graziella” e citando il resto.
Certo, non si può pretendere che nei 140 caratteri di un tweet Matteo Renzi abbia la possibilità di sviluppare un ragionamento, per cui è normale che certe risposte paiano banali se non vuote. Il problema, per chi vorrebbe contenuti sostanziosi nella politica, è di certo nell’utilizzo di strumenti limitanti come Twitter per fare comunicazione politica.
Ma il problema vero, in realtà, sta nel fatto che quello che per alcuni sia un problema, per la maggior parte sia la soluzione.
Il politico che utilizza Twitter è “disponibile”, “accetta il confronto con gli elettori”, è “trasparente”, “al passo con i tempi”. Quantà bontà, quale diversità dai vecchi parrucconi arroccati a mo’ d’oligarchi del passato prossimo e remoto. E ha pure quella fondamentale capacità di comunicazione di cui sembriamo non poter fare a meno. Dopo decenni passati a subire politici menefreghisti, grigi, burocrati, incapaci, pretendere di trovarne uno capace, idealista, pimpante e compassionevole, e pure con il dono della Sintesi. Rifuggire da una politica fatta di slogan per rifugiarsi in una fatta di tweet, come se vent’anni di Berlusconi non fossero mai esistiti.

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