Giorgio Napolitano a 88 anni s’insedia nuovamente Presidente della Repubblica, costretto dal suo senso istituzionale a tirare ancora la carretta invece di ritirarsi a meritatissima vita privata.
Nella sua rabbia e nella sua commozione l’immagine di un Paese così allo sbando che nemmeno la proverbiale, solida, fastidiosa tendenza gerontocratica è rimasta intoccata: non più i vecchi a comandare, ma un vecchio costretto a comandare dalla vera ideologia dilagante della Seconda Repubblica: l’incapacità.