BREVI PROFILI DEI NUOVI MINISTRI

Enrico Letta – PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
Subisce facili ironie poiché, dato che la presidenza del Consiglio pare dovesse andare ad uno del PD e Berlusconi non voleva uno in grado di  batterlo alle prossime elezioni (leggasi Renzi)  l’hanno scelto.
Da oltre venti anni in politica, subisce facili ironie poiché nipote del n.2 di Berlusconi (no,non è il nipote di Alfano, è il nipote del numero 2 quello vero, informatevi come ho fatto io). Giovane deputato prima, giovane eurodeputato poi (quando a Bruxelles fondarono il Partito Popolare europeo se lo trovarono già in sede che dormiva tra un ritratto di Churchill e un busto di De Gaulle), giovane ministro prima, giovane sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con Prodi poi (subì facili ironie perché prese il posto dello zio Gianni a cui lo restituì due anni dopo quando Berlusconi tornò a Palazzo Chigi, e di nuovo facili ironie).
Subisce facili ironie perché è membro del Gruppo Bilderberg. Subisce facili  ironie perché nel 2007 si candidò a segretario del PD e prese appena il 10%. Subisce facili ironie perché quando Monti si insediò al governo gli mandò un pizzino in cui chiedeva un posto di governo. Subisce facili ironie perché dichiarò “ Meglio che i voti vadano al PDL che a  Grillo”. Subisce facili ironie perché era il vice di Bersani.
Subisce facili ironie perchè ha fondato qualche anno fa un’associazione culturale con Alfano intitolata “Vedrò”. Subisce facili ironie perché il suo Vice Premier è Alfano.

Angelino Alfano – MINISTRO DELL’INTERNO
Siciliano, da giovane nella DC, laureato in Giurisprudenza, non ha mai fatto l’avvocato perché ebbe il suo primo incarico politico giusto tre giorni prima dell’abilitazione. Diventato a sorpresa ministro della Giustizia nel 2008, scoprì di essere sempre stato un sostenitore dell’antimafia e si fece riprendere dalle telecamere mentre osservava un minuto di silenzio sul luogo della morte del giudice  Rosario Livatino, ammazzato dalla mafia e suo eroe personale da circa trenta secondi.  Era molto amico di Massimo Ciancimino, figlio di Vito Ciancimino, sindaco mafioso di Palermo negli anni 80. Era molto amico ma non lo è più da quando Massimo ha deciso di collaborare con la giustizia per tentare di fare luce sui rapporti tra la DC e la mafia a Palermo e dintorni.
Convinto di essere il segretario del PDL avrà gli Interni e sarà vicepremier. In realtà Berlusconi lo ha consegnato come ostaggio, se  il PDL toglie la fiducia lo sgozzano.

Filippo Patroni Griffi – SOTTOSEGRETARIO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO
Ministro della Funzione Pubblica uscente, dove non ha lasciato grossi ricord,i gli è stato offerta una seconda chance perché se vedete la casa che ha e venite a sapere il prezzo a cui l’ha comprata dall’Inps, capirete che be’, questo ci sa fare.

Emma Bonino – MINISTRO DEGLI ESTERI
Da sempre nei Radicali, negli ultimi anni ha pagato l’ondivaghezza del proprio partito nella Seconda Repubblica.  Nel 94 si alleano con Berlusconi: lei fu eletta alla Camera con le insegne di Forza Italia poiché i radicali non avevano sufficienti voti per affrontare una elezione col sistema maggioritario; poi  dieci anni in solitaria con successi alterni a sconfitte, dal 2006  a sinistra con la Bonino addirittura eletta Deputata nel 2008 nelle file del PD (dato che i Radicali non avevano abbastanza voti per raggiungere il 2 %) e infine mollati da tutti. Si sono ritrovati con uno spaventoso 0,2% alle ultime politiche. Ed è strano perché le ultime elezioni sono state caratterizzate dai messaggi anticasta che i Radicali hanno fatto loro da sempre – le cose che dice Grillo su soldi ai partiti e varie i radicali le dicevano già nel 72 – ma sono stati così svegli da dimenticarsene e puntare tutto il loro messaggio politico sull’amnistia nelle carceri.  Nonostante ciò, la Bonino ha un nome prestigioso all’estero , ha fatto cose eccezionali da Commissario Europeo, e sembra un incarico veramente azzeccato.

Fabrizo Saccomanni – MINISTRO DELL’ECONOMIA
Il nuovo ministro dell’Economia è l’attuale Direttore Generale della Banca d’Italia “un altro banchiere? eccheccazzo!”  diranno i miei dodici lettori. Lo so, anch’io mi sono posto la stessa domanda, ma gente più qualificata di me – e io sono Emilio Colombo mica il primo pirla – mi ha assicurato che c’è una grossa differenza tra uno della Banca d’Italia che deve porsi come obiettivo il benessere di un Paese rispetto a uno che  lavora per Goldman & Sachs, che deve porsi come obiettivo solo l’utile della Banca. Al che ho domandato: ma il ministro di Monti all’Economia Visco non veniva proprio dalla Banca d’Italia? Attendo risposte.

Carlo Triglia – MINISTRO PER LA COESIONE TERRITORIALE
Sociologo. Leggo che conosce molto bene le reti territoriali (e anche quelle da pesca, le risate…).

Dario Franceschini – MINISTRO PER I RAPPORTI CON IL PARLAMENTO
Il Gerard Ford della sinistra italiana (è diventato segretario del PD senza essere eletto in virtù delle dimissioni di Veltroni) è uno che nella corsa alla leadership PD è riuscito a farsi battere da Bersani. No dico, ma ve lo immaginate uno che perde con Bersani come deve stare messo? E mica hanno usato trucchi e inganni come per battere Renzi!  E’ stato tutto regolare!
Abbattuto dalla sconfitta si è messo a scrivere libri e si è fatto crescere una barba da francescano (anzi, da Franceschini, le risate…)  per non farsi riconoscere, ma la sera della rielezione di Napolitano, mentre era in un ristorante, dei gentleman gli hanno urlato contro “Voi della casta sempre a mangiare” (Storia Vera). Vistosi scoperto, e constatata la propria incapacità a reinserirsi nella società, ha accettato l’incarico di Ministro per i rapporti col Parlamento.

Josefa Idem – MINISTRO DELLO SPORT, PER I GIOVANI E LE PARI OPPORTUNITA’
Per il nuovo ministero dello Sport, Giovani ,Pari Opportunità si trattava di lanciare una moneta testa o croce per scegliere tra lei e  Valentina Vezzali, tanto si sa che sto ministero non conta un cazzo. Entrambe relativamente giovani, donne e campionesse olimpiche, ha vinto a sorpresa la Idem nonostante la disponibilità della Vezzali a farsi “toccare” da Berlusconi (Storia Vera).

Massimo Bray – MINISTRO DELLA CULTURA E DEL TURISMO
Proviene addirittura dall’Enciclopedia Treccani dove arrivò giovanissimo e gli fecero una foto dal titolo “trovate l’intruso” in cui compariva tra Rita Levi Montalcini, Umberto Eco e Renato Dulbecco. Si scoprì successivamente che l’intruso era Umberto Eco perché Bray ha dato un contributo eccezionale alla cura dell’artrite inventando “La notte della Taranta” dedicata alla Pizzica.
Per la caccia all’infiltrato di Massimo D’Alema nel governo è il sospettato numero uno.

Enrico Giovannini – MINISTRO DEL LAVORO
Il nuovo ministro del Lavoro è l’attuale presidente dell’Istat. Grazie a lui sapremo nome e cognome di tutti i disoccupati e pure dove abitano. Per trovargli lavoro si vedrà.

Maria Chiara Carrozza – MINISTRO DELL’ISTRUZIONE
All’Istruzione va nuovamente una donna per la gioia degli studenti che quando manifestano hanno solo cori che fanno rima con ana.

Andrea Orlando – MINISTRO DELL’AMBIENTE
Leader dei giovani turchi del PD. Ma chi sono i giovani turchi? Da quello che ho capito i contestatori nel pd si dividono in due: i Renziani che si lamentano e cercano di sconfiggere i vecchi con le primarie e i giovani turchi che si lamentano e basta. A lui toccherà la questione ILVA. Auguri…

Nunzia De Girolamo – MINISTRO DELL’AGRICOLTURA
Il nuovo ministro dell’Agricoltura godrebbe già della simpatia dell’intera regione Veneto che lei definì “terra di contadini”, ma per uno starno ecquivoco in Veneto si incazzarono parecchio. E’ sposata con Francesco Boccia del PD, D’Alemiano purosangue. E’ la sospettata numero 2 nella caccia all’infiltrato di Massimo D’Alema.

Cècile Kyenge – MINISTRO DELL’INTEGRAZIONE
Primo ministro di colore della storia Repubblicana. La lega è infuriata per la nomina di questa mite Dottoressa nata in Congo che da quando è in Italia si è fatta un mazzo così per farsi una posizione in un paese straniero. Eh già, davvero un cattivo esempio per gli Italiani che potrebbero pensare che lavorare duro e darsi da fare è meglio che farsi comprare dal papi una laurea in Albania.

Flavio Zanonato – MINISTRO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Ma se pensavate che siccome c’è  una donna di colore ministro, questo fosse un governo finto buonista del cazzo ecco il cattivo! Il Sindaco Zanonato del PD è quello che a Padova ha fatto costruire il famoso muro di Via Anelli  per “separare la parte buona della città dalla zona in cui albergano ladri e spacciatori”. Da qualcuno soprannominato lo sceriffo, da altri “costruttore di ghetti”  non si capisce perché labbiano fatto ministro. Forse proprio solo per non farvi pensare che siccome c’è una donna di colore ministro questo fosse un governo finto buonista.

Maurizio Lupi – MINISTRO DEI TRASPORTI
Il nuovo ministro dei Trasporti è un Pdellino di ferro che viene da Comunione e Liberazione. Ostenta continuamente la sua fede cattolica, ma come ogni buon Berlusconiano crede ancora più nel Dio Cemento “Chi dice no al ponte sullo stretto fa parte di quell’Italia triste e invidiosa che sa solo dire no”. Va bene finchè  le larghe intese reggono, ma saranno cazzi  averlo Ministro ai Trasporti dato che tra qualche mese il Governo dovrà scegliere se chiudere definitivamente la pratica “Stretto di Messina”.

Mario Mauro – MINISTRO DELLA DIFESA
A lungo il più apprezzato esponente del PDL a livello europeo, ai primi segni di crisi del partito molla Berlusconi e va con Monti convinto che il vecchio Premier sia ormai elettoralmente finito.  L’ennesimo politico che sbaglia totalmente strategia e viene premiato, a lui la Difesa.

Gaetano Quagliariello – MINISTRO PER LE RIFORME
Urlando in Senato la sera della morte di Eluana Englaro “Assassini l’avete ammazzata” si guadagnò il titolo di moderato del PDL.

Enzo Moavero Milanesi – MINISTRO PER LE POLITICHE EUROPEE
Detto anche “due occhi stupendi” è l’unico dei ministri a essere stato trombato alle elezioni e quindi, secondo logica, è anche l’unico ministro confermato al suo posto.

Anna Maria Cancellieri – MINISTRO DI GRAZIA E GIUSTIZIA
E’ stato uno dei migliori prefetti del nostro paese in anni recenti, un ottimo ministro degli Interni a detta di tutti, logico quindi mandarla alla Giustizia.

Beatrice Lorenzin – MINISTRO DELLA SALUTE
Il nuovo ministro della Salute è una berlusconiana di ferro, una bella manza.

Graziano Delrio – MINISTRO AGLI AFFARI REGIONALI
Agli affari regionali va il sindaco di Reggio Emilia,medico e padre di nove figli, ho cercato e cercato ma non ho trovato nulla di negativo, scusate.

Giampiero D’Alia – MINISTRO DELLA FUNZIONE PUBBLICA
Siciliano, UDC, figlio di un ex senatore DC è il nuovo ministro della funzione pubblica. Per aver più volte proposto un emendamento per introdurre  tra i crimini l’apologia di reato su internet che, se fosse passato, avrebbe fato chiudere la metà dei siti e blog italiani, si conquistò rapidamente la stima dei colleghi. E’ già stato sottosegretario con Berlusconi nel 2005. Fa tanto vecchia scuola…

 

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