In soccorso di Miss Italia

Noi Sorelle Bandiera siamo la Prima Repubblica, e come tali siamo strette tra la Seconda Guerra Mondiale e l’epoca berlusconiana della f#@a al potere. Per tanto, se una f#@a parla di Seconda Guerra Mondiale, noi non possiamo esimerci dal dire la nostra, dall’alto della nostra latente e imparziale omosessualità.
Ci tocca dunque il compito di difendere la povera neo Miss Italia dagli attacchi pecorecci dei centometristi dell’indignazione, belle testoline frenetiche che appena sentite violato un luogo comune vi industriate in una fulminea reprimenda indignata. E siete tanti, santo cielo, tanti. Ovviamente, per voi, riflettere venti secondi e pensare che una 18enne, sbalzata in diretta nazionale a rispondere ad una domanda cui nessuno interessa la risposta*, possa esprimersi di merda nel tentativo di dire qualcosa di furbo e fare bella figura, non è un’opzione.
No.
Più matematicamente probabile, certamente, che approfitti di quei 10 secondi di visibilità per portare a termine un affondo irriverente e cosciente contro la storia della nazione, magari un regolamento di conti con la nonna o con la professoressa delle superiori che l’annoiava parlando di Tina Anselmi invece di insegnarle a fare la calzetta.
Certo, verosimile.
Perchè nell’epoca della comunicazione facile la lentezza di pensiero è una mancanza che non si perdona. Il popolo senza dubbio, senza soluzione di continuità tra le orecchie e la bocca, che ha sempre un’immediata opinione, che “non capisce i giorni della raccolta differenziata ma poi al bar ti spiega tutti gli errori di Mario Draghi e di Obama“**. I contesti non contano, le frasi si estrapolano, le intenzioni valgono meno della sintassi, perchè per capire qualcuno occorre farsi delle domande, e per farsi delle domande occorre tempo, ma questo non è il più il tempo per avere tempo. Vi meritate i dibattiti in cui si parlano addosso, così sicuri della propria ragione e dell’altrui torto da non finire nemmeno d’ascoltare. Vi meritate di avere miss Italia Daniela Santanchè.
Lasciatevelo dire: è per quelli come voi se noi della Prima Repubblica abbiamo inventato la frase “le mie parole sono state strumentalizzate“, per solleticare le vostre orecchie, rimpinzarvi di parole a caso, ridere alle vostre spalle e addormentare così definitivamente il vostro buon senso.

miss-italia-alice-sabatini_intera*questa storia che le belle debbano dimostrarsi anche intelligenti deve finire, porca paletta, che poi a noi intelligenti tocca rifarci le tette.
**citazione di Davide Giletta, che una volta aveva un blog bellissimo, ora non lo ha più e se siete arrivati tardi affaracci vostri.

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