Archivio mensile:Novembre 2013

Il Dono della Sintesi

“Ciao Matteo, se diventerai segretario, cosa farai per tagliare i costi della politica e della pubblica Amm?”
“L’abolizione del Senato e la sua trasformazione in camera delle autonomia; abolizione province; riforma PA”
Tagliare i costi della Pubblica Amministrazione riformando la Pubblica Amministrazione. Il mio amico Agostino ha commentato omettendo “grazia, graziella” e citando il resto.
Certo, non si può pretendere che nei 140 caratteri di un tweet Matteo Renzi abbia la possibilità di sviluppare un ragionamento, per cui è normale che certe risposte paiano banali se non vuote. Il problema, per chi vorrebbe contenuti sostanziosi nella politica, è di certo nell’utilizzo di strumenti limitanti come Twitter per fare comunicazione politica.
Ma il problema vero, in realtà, sta nel fatto che quello che per alcuni sia un problema, per la maggior parte sia la soluzione.
Il politico che utilizza Twitter è “disponibile”, “accetta il confronto con gli elettori”, è “trasparente”, “al passo con i tempi”. Quantà bontà, quale diversità dai vecchi parrucconi arroccati a mo’ d’oligarchi del passato prossimo e remoto. E ha pure quella fondamentale capacità di comunicazione di cui sembriamo non poter fare a meno. Dopo decenni passati a subire politici menefreghisti, grigi, burocrati, incapaci, pretendere di trovarne uno capace, idealista, pimpante e compassionevole, e pure con il dono della Sintesi. Rifuggire da una politica fatta di slogan per rifugiarsi in una fatta di tweet, come se vent’anni di Berlusconi non fossero mai esistiti.

Le otto meraviglie del Mondo, appunto sono otto.

Attenzione attenzione, il seguente post è un’intimidazione.
Dovete finirla di attaccarmi la storia dell’Italia che se sfruttasse tutto il suo patrimonio artistico e storico risaneremmo con il turismo i buchi di bilancio e bla bla bla. Vi prego smettetela che vi tiro qualcosa.
Mi ripetete in continuazione che negli altri Paesi appena hanno una mezza cosa da far vedere, ci costruiscono intorno musei, alberghi, negozi e ogni ben di Dio, per far sembrare sia chissà cosa “quando noi abbiamo in ogni angolo cose ben più belle, ben più di valore, e le lasciamo andare a male, non le sappiamo sfruttare”, e non capite che il nostro è l’esatto problema contrario: avere troppo.
In questo paese, in ogni frazione di frazione di frazione di un paesino minuscolo sperduto in una valletta ispida a forma di collo di bottiglia c’è una chiesa di pregio, un campanile da restaurare, un palazzo signorile che non deve andare perso, e di cui – udite udite – non gliene frega niente a nessuno se non ai quattro gatti che ci abitano sotto. Pensare di risolvere i problemi facendo arrampicare turisti a pagamento in ogni angolo di questo Paese è da ingenui. Pensare che questi monumenti stiano su per grazia divina è altrettanto scellerato: stanno su perché Proloco, Comuni, Associazioni, Casse di Risparmio, Fondazioni ci spendono a vuoto – a vuoto – dei soldi pur di mantenerle in piedi, poichè sono simboli di una comunità prima che un’attrazione per forestieri. Insomma, se non l’aveste capito, mantenere la bellezza di questo paese costa, e costa tanto, perché è il classico esempio di troppo che stroppia.
Quindi, invece di continuare ad attaccarmi sto pistolotto e farmi andare fuori dai fogli, sarebbe gradevole vi staccaste dalla televisione e iniziaste a guardarvi intorno andando a chiedere di consumare cultura, invece di non battere ciglio quando sulle emittenti pubbliche – ad esempio – trovate format scadenti in prima serata e documentari storici per i sonnambuli alle due di notte. Quanti di voi hanno visitato Sant’Albano Stura? Bene Vagienna? La chiesetta parrocchiale di Riforano? La torre di Cervere?
Ma probabilmente sarete gli stessi che parlano dei Promessi Sposi e dello studio della Filosofia nelle scuole superiori sostenendo che siano inutili perché non daranno da mangiare: dai che aprire un negozio di souvenir sotto il campanile del Duomo vi farà diventare ricchi.

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Zero ambizioni

C’è stato un tempo felice in cui tutto il corpo sociale viveva di impulsi politici. In quegli anni la politica non dispiaceva, perchè era in grado di trasmettere,dare emozioni ed insegnare. Insegnava a crescere, migliorarsi ed essere qualcosa di meglio di ciò che si era. Oggi invece, presa dalla lotta per sopravvivere è caduta in un vortice di disonestà ed incapacità decisamente avvilente. La reazione vista non mi soddisfa. Guai a diventare “qualcuno”, per la politica attuale. Il messaggio profondo della politica di oggi sta proprio nel diffondere, anzi imporre, l’appiattimento al basso della cultura collettiva, della dinamica sociale. Inviando un messaggio regressivo e non propulsivo in un momento in cui invece serve cervello,volontà e speranza. Sembra di assistere ad un appiattimento delle ambizioni, dove per uscire dalla crisi di ambizioni e voglia di fare ne abbiamo bisogno eccome. Forse la soluzione sta all’interno della dinamica sociale,dove ancora vive un po’ della voglia di crescere e migliorarsi che in passato venivano proposte da certi politici, che tutto erano meno che cittadini qualunque.

I PREMI DE “LE SORELLE BANDIERA”

Nuova rubrica per il vostro amato sito. Da oggi premieremo i virtuosi del mese (avessimo tempo e voglia lo faremmo ogni settimana) scegliendo con criterio assolutamente parziale e fazioso i personaggi e i fatti secondo noi più importanti.
Ecco i premi di Ottobre.

PREMIO NONNA D’ITALIA
Ad Anna Maria Cancellieri, Ministro della Giustizia. Si fa intercettare (ma che babbiona!) mentre promette alla compagna di Salvatore Ligresti di intervenire per far scarcerare la figlia del faccendiere.
Alle accuse di favorire potenti e amici (il figlio della Cancellieri ha lavorato per il Gruppo Ligresti) replica sdegnata: “Sono intervenuta per altre 110 persone (ma i Ligresti in carcere non erano tre?)

PREMIO ADESSO LO DITE?
Alla Stampa Italiana. I giornali stanno rivelando che i Ligresti hanno spesso assunto figli e parenti di potenti, inoltre ospitano in appartamenti di lusso ministri ed ex ministri ad un canone d’affitto ridicolo. Questo tran tran era risaputo da tempo in tutte le redazioni, ma hanno cominciato a parlarne solo dopo l’arresto e la conseguente perdita di potere della famiglia. Ma guarda te la stampa libera…

PREMIO VE L’AVEVO DETTO
A me. Sapete perché Giulia Ligresti è uscita dal carcere? Non per l’intervento della Cancellieri, ma perché si è dichiarata colpevole e ha patteggiato due anni e otto mesi. Ma guarda te una di quelle situazioni che avevo immaginato in un mio recente post.

PREMIO GRAZIE GRAZIE GRAZIE
A Stefano Vizio per aver risposto ad un Post del Blog. Ci auguriamo che possa essere solo il primo di tanti che ci invieranno le loro idee e opinioni. Scriveteci! Scriveteci! Non abbiate paura di vedere rifiutato il vostro post perché disperati come siamo vi pubblichiamo anche se ci mandate le previsioni del tempo.

PREMIO FACCIA COME IL CULO:
A Daniela Santanchè: Alla Zanzara ad una domanda su Veronica Lario risponde “Basta con le donne che usano gli uomini come bancomat!” Lei che dal primo marito ottenne non solo soldi ma pure l’uso del cognome (è nata in provincia di Cuneo come Daniela Garnero).

PREMIO IL SILENZIO E’ D’ORO
A Giuseppe Cruciani conduttore della Zanzara per non aver replicato alle affermazioni della Santanchè.

PREMIO CAMBIAMO ARGOMENTO
All’affermazione di Fazio “L’operazione ideata e voluta dal centrodestra per salvare Alitalia ha prodotto una perdita per lo stato di quattro e miliardi e mezzo” Renato Brunetta replica: “E i quattro milioni di euro che lei guadagna?” La stampa italiana (ma che strano) si adegua e nella settimana successiva nell’Italia lacerata dalla crisi il problema principale diventa lo stipendio di Fabio Fazio.

PREMIO “SOLO IL MOVIMENTO CINQUE STELLE PENSA AL BENE DEL PAESE”
All’Onorevole Barillario del Movimento Cinque Stelle per aver dichiarato “Le sirene esistono, ci sono le prove ma hanno paura a riverarle”