Archivio mensile:Giugno 2015

Family Day

Il documentario passa le immagini di una leonessa malata operata da un’equipe di sei medici: l’emozione è notevole quando l’uomo dimostra di mettere la propria intelligenza al servizio della Natura.
Eppure se davvero il Mondo è governato dalla Selezione Naturale, la bellezza di quell’intervento non è altro che un attacco all’Evoluzione, un arbitrario intervento dell’Uomo – l’ennesimo – alle leggi sacre della Natura: la leonessa dovrebbe morire, inserirsi come ogni altro individuo della sua specie e di tutte le specie in quell’incessante danza tra vita e morte contro cui la mutazione genetica lotta e cresce nel segno dell’istinto di sopravvivenza e del miglioramento. Perchè le logiche della Natura sono più spietate del nostro modo di pensare, e più lontane di quanto pensiamo dall’idea edulcorata che ci siamo fatti del Bene. In Natura, lo storpio soccombe, l’animale usa l’altro animale, uccide per il territorio quelli della propria specie, rapisce i piccoli agli altri individui, taglia la testa ai maschi, mangia le carcasse.
Dovremmo ricordarci queste verità che l’etologia ci consegna intere quando brandiamo il concetto di Naturale con disinvoltura e certezza, pretendendo di determinare scelte e logiche umane riconducendole ad una Natura cui noi non apparteniamo più da tempo, da secoli, e dalla quale ci siamo smarcati molto prima della rivoluzione industriale, del consumismo, del danaro, della speculazione a discapito dell’ambiente, ma già da quando abbiamo iniziato a interessarci al senso della vita, e abbiamo cercato di fare di tutto per difenderci dalla Natura stessa.
Se c’è una cosa – la più importante – che la mia religione ha insegnato a me e alla cultura moderna è l’apoteosi dell’Amore Universale: amare i propri nemici. Cosa c’è di più innaturale al mondo che l’idea di amare chi ci odia, volere il bene di chi per noi vuole il male? Abbandonare il concetto di difesa in risposta all’attacco? Una radicalizzazione del concetto di amore che eleva l’Uomo dal mondo animale per consegnarlo ad una dimensione superiore, in cui la vera logica fondamentale è la logica della Relazione.
Dovremmo ricordarci anche questo quando scendiamo in piazza in nome di Dio per difendere l’amore naturale, e pretendiamo di ricondurre l’esistenza relazionale di ogni uomo nei binari semplici della biologia.

“Se non si farà niente di tutto questo, come temo sia assai probabile, anzi certo, andrebbero tentate almeno poche riforme semplici ed essenziali: la elezione diretta del Capo dello Stato, o del primo ministro. Una legge elettorale che, visto il clamoroso fallimento del sistema maggioritario, reintroduca il principio del proporzionale corretto. L’introduzione dell’istituto della “sfiducia correttiva”. Un chiarimento tra regionalismo, federalismo, e unità nazionale senza pregiudizi, demagogie e minacce secessionistiche che lasciano il tempo che trovano. Il superamento del bicameralismo perfetto. Un diverso sistema di elezioni che trasformi il CSM da organo di natura corporativa, in organo costituzionale di controllo.”

Bettino Craxi, 1996, Io parlo, e continuerò a parlare.

Renzi 1

Renzi annuncia che è finito il Renzi 2 e tornerà il Renzi 1. Ma qual’era il Renzi 1? Il Renzi 1 che ricordo io era quello che con Letta premier non faceva altro che criticare il governo che a suo dire non faceva nulla. Quello che non passava giorno senza cercare di mettere in cattiva luce il premier in carica millantando che lui al suo posto avrebbe fatto mirabilie. Io di Renzi 1 ricordo quello. Quindi se torna il Renzi 1 Letta ridiventa presidente del consiglio e l’amato Matteo torna a gufare?

Allacciate le felpe

“Matteo Salvini non ha niente da dire a parte quello che scrive sulle felpe” commentano molti analisti. “Il suo programma si ferma a quelle scritte” argomentano commentatori di livello e io sono sempre stato d’accordo.
Solo che se Renzi continua a parlare come ha fatto ieri alla presentazione di Alitalia, regalandoci autentiche perle come “Allacciate le cinture che si decolla davvero”
“Se ce la fa Alitalia ce la fa l’Italia, se ce la fa l’Italia ce la fa Alitalia”, temo che quelle felpe di Salvini faranno sempre meno schifo.