Archivio mensile:Maggio 2015

Son soddisfazioni

Una volta russi e americani si scannavano per la bomba atomica, per i missili a Cuba, per la conquista dello spazio, ora dopo lo scandalo legato alla Fifa e all’assegnazione dei mondiali si scontrano e si insultano per il calcio con interventi di presidenti, ministri e parlamentari vari. Il mondo cambia e stranamente si adegua all’Italia, son soddisfazioni….

Proposte sul Comunale del M5S: nota a margine.

In principio era il Verbo, purchè il Verbo non fosse presso i giornalisti. Il Movimento 5 Stelle si prefissava di portare i cittadini di buon senso nelle istituzioni, per estrapolarvi i politicanti speculatori attenti soltanto a farsi la bella posa a mezzo stampa.
Nemmeno un mese fa si discuteva dell’apertura dell’Amministrazione Comunale nella persona del Sindaco alla possibilità di ridiscutere il progetto dello stadio Comunale. Nel mezzo, una commissione apposita, pubblica, agli atti, istituzionale, come tutte le commissioni consiliari permanenti, il luogo in cui la politica può smettere i panni della campagna elettorale perenne  e usare il buon senso, la discussione, aprirsi ai dubbi e alle proposte. In chiusura di quella commissione, la disponibilità a farne una seconda, per fugare ogni ombra e possibilità di compiere un’opera errata. Nessuna chiusura ideologica a prescindere.
E allora davvero non mi spiego il motivo per il quale il Movimento 5 Stelle, per mezzo della consigliera Riccardi, abbia sentito l’esigenza di inviare un preventivo ottenuto da un’azienda non già ai colleghi consiglieri comunali membri della commissione – richiedendo di discuterne in assemblea, tra persone civili, pubblicamente – ma ai giornali locali. Sarei in grado di spiegarmelo fosse stato fatto da un consigliere membro di una scaltra e vecchia classe politica attenta a sviare le discussioni nel merito delle cose per portarle sul piano mediatico e ottenere visibilità, ma non di certo da chi continuamente si richiama alla stella polare del buon senso e dell’assoluto disinteresse.
Quale possibilità ha il Consiglio Comunale, diretta espressione del voto della cittadinanza, di valutare i pro e i contro di un progetto, se invece di discuterne serenamente e pubblicamente in una commissione, deve assistere ad un batti e ribatti sui giornali? E’ questo il valore che il Movimento 5 Stelle riconosce alle istituzioni votate dai cittadini?
Il dibattito è difficile da gestire, me ne rendo conto. Meglio la mancanza di contraddittorio che permette una lettera su un quotidiano o un settimanale. Perché in un dibattito si potrebbe obiettare, ad esempio, che sia ingenuo confrontare gli importi di un progetto redatto da un ufficio comunale, costretto dal principio contabile della prudenza a stimare i costi massimi in cui possa incappare quando progetta un’opera pubblica o un’intervento, con gli importi limatissimi di un preventivo fatto da un’azienda in regime di libera concorrenza, disposta a ridursi di molto il guadagno pur di prendere un appalto ingente, di questi tempi poi. Il concetto di ribasso d’asta è di pubblico dominio e pure i bambini lo conoscono, certamente quindi non è oscuro al Movimento 5 Stelle.

Firmato
Luca Vender
Presidente della II Commissione Consiliare Permanente del Comune di Fossano
e che su questo blog di norma si firma Mariano Rumor, uomo della vecchia e scaltra politica.

Alibitalia

Saltano fuori alibi per il ragazzo marocchino arrestato col sospetto di essere un terrorista. Il giorno dell’attentato al mattino era a scuola coi compagni a Milano, il pomeriggio a Fiumicino a insultare gli addetti di Alitalia con Formigoni.

Lettera aperta a Silvio Berlusconi

Silvio.
Silviuccio caro.
In un tempo andato avevi il mio favore; di più, la mia dedizione. Ero, non temo a dirlo, berlusconiano.
Quasi a scatola chiusa. Meglio, quando la aprivano, quella scatola, io ero pronto a difendere tutto quel che
ci si trovava dentro.
Poi le cose cambiate, ahimè.
No, macchè bunga bunga: semmai potevi invitarmi, invece mi preferivi Topolanek e Emilio Fede.
No, ma quali reati fiscali: conservo tutt’ora i miei dubbi.
No: il problema era la corte che ti eri messo intorno. Se i Galliani e i Confalonieri li riservavi agli affari,
in politica ti sei sempre circondato dei Bondi, degli Verdini, dei Brunetta, delle Santanché. Continuo?
No, non vorrei infierire. Speravamo però l’avessi capito. Per simpatia, per stima personale, perlomeno per la voglia di un po’ di equilibrio, di godere della vista di due coalizioni europee e moderne guidate da leader efficaci e presentabili.
E tu chi lanci? Giovanni Toti. Ma Cribbio, Silvio: Toti. Uan di Bim Bum Bam cosa aveva che non andava?
Eppure la soluzione ce l’hai in casa, davanti agli occhi, e io ancora spero ingenuamente che tu te ne possa
accorgere e fare un guizzo dei tuoi, sparigliando le carte sul tavolo: Mara Carfagna. Lo ripeto, con calma, scandendo bene le lettere: m-a-r-a-c-a-r-f-a-g-n-a.
Pensaci, Silvio, pensaci.
Chi può tenere testa a Matteo Renzi, che in pieno spirito berlusconiano, nel suo piccolo, diventa ogni giorno più bello, proprio come facevi tu? (avete presenti Renzi a 34 anni?)
Pensaci, Silvio.
Preparata, decisa, con la parlata ferma, telegenica, misurata. Quattro qualità su cinque Alfano non le aveva e tu lo scelsi, cribbio Silvio, ascoltami. Dall’altra parte, con molto meno, Matteo Renzi fa sembrare un genio la Boschi e vagamente accettabile la Madia. Santocielo, Silvio, la Madia. Se tu lo volessi, se solo tu lo volessi, potresti rischiare di far eleggere la prima donna premier in questo paese. Te ne rendi conto, Silvio? Rosy Bindi costretta a riconoscere che il primo a portare una donna al governo in un sussulto di civiltà delle pari opportunità sia stato proprio tu. Ne uscirebbe più vergognata che bella. Sarebbe un capolavoro, Silvio. Mara la voterebbero gli uomini affascinati, le madri rassicurate, le donne invidiose per poterla criticare ogni volta al tiggì. Un capolavoro, ti dico.
Te lo chiedo con il cuore in mano.
Se non puoi arrivarci resuscitando quel vecchio valore che la tua destra si è fatta scippare dalla nuova sinistra, la meritocrazia, almeno arrivaci con quel vecchio tratto distintivo con cui in qualche modo hai fatto sognare tanti di noi: la passione per la figa.

Impresentabili & C.

Vincenzo De Luca candidato governatore Pd alla regione Campania ha nelle varie liste che lo appoggiano candidati in odore di camorra, già soprannominati gli impresentabili. Dopo la denuncia di Saviano (da quando fa Amici guai a parlare male della De Filippi) che ha parlato di “Gomorra nelle liste de centro sinistra”, De Luca ha ieri invitato i suoi elettori a non votarli: “Non voglio un voto non limpido, anche sulla mia persona, ripeto: non li votate”. Eh sì, gran bella compagnia, gli impresentabili e gli ipocriti.