Archivio mensile:Gennaio 2015

Il Presidente delle Sorelle Bandiera!

Chissà chi sarà il Presidente della Repubblica.
Renzi e Berlusconi continuano a limonare e annunciano la scheda bianca nelle prime votazioni.
Vendola e Civati non possono candidare il Greco Tsipras e quindi non avendo nessuno di presentabile si limitano a fare il tifo contro (come noi interisti quando la Juve gioca in Champions). Appena Renzi farà il nome diranno “Tutti tranne lui”.
Salvini e la Meloni propongono Vittorio Feltri!?! (Ve lo immaginate il discorso di Capodanno fatto col metodo Boffo? Invece che “Cari Italiane, Cari Italiani “ inizierebbe con un “Care Puttanone, Cari Culattoni, non fate i furbi che so delle cose su di voi…”)
Anche diversi quotidiani e blog hanno avviato una consultazione sul web e siccome non siamo da meno anche noi faremo la nostra.
Abbiamo selezionato cinque papabili, uno più figo dell’altro, qui sotto trovate i loro nomi e motivi per cui lo vorremmo Presidente e i motivi per cui non lo vorremmo.*

WALTER VELTRONI
Pro: Quest’uomo in un vita di fallimenti è riuscito a farsi passare prima per un riformatore illuminato, poi per un sensibile scrittore e infine per un regista appassionato, il tutto senza lavorare un giorno in vita sua! Questo è talento!
Contro: Se fanno presidente della Repubblica lui significa che in Italia non solo non c’è meritocrazia, no, a noi la meritocrazia ci fa proprio schifo e la evitiamo come la peste.. Inoltre tra i vari candidati al Quirinale Veltroni è l’unico che potrebbe dare la grazia a Corona.

SERGIO MATTARELLA
Pro: A molti Italiani il suo nome fa dire: “Finalmente legalità!”
Contro : A tutti gli altri Italiani il suo nome fa dire: “Chi è Sergio Mattarella?”

GIULIANO AMATO
Pro: Ha alle spalle uno straordinario percorso al servizio del Paese, in cui ha ricoperto con straordinaria capacità e senso di abnegazione vari incarichi sempre avendo come unico obiettivo l’interesse del Paese.
Il Quirinale sarebbe il giusto finale di una carriera mirabile.
Contro: Questo mirabile pezzo di m…. ha sempre e solo pensato a trovare una poltrona su cui sedersi. Piglia più soldi di pensione lui che tutta la riviera romagnola la settimana di ferragosto. Due volte Presidente del Consiglio, mai votato, contiguo a poteri di varia natura, rinnegò Craxi cui doveva tutto. Ora, uno che è sempre stato al potere non sarà certo il responsabile di ogni male del Paese, ma certo non va premiato.

ANNA FINOCCHIARO
Pro: E’ ora che in Italia si mandi finalmente una donna al Quirinale, superando l’arretratezza culturale di un paese maschilista.
Contro: Niente femmine.

LUCIANO CASASOLE
Pro: E’ ora che un Fossanese torni nella stanza dei bottoni. E’ da quando Beppe Manfredi era in Parlamento e Paola Barale alla Ruota della Fortuna che Fossano non conta una cippa. Vogliamo un presidente fuori dalla casta? Vogliamo un presidente non asservito ai poteri forti? Chi meglio di lui, che in mondovisione proiettò sul Cupolone la scritta “STOP PENSIONI DEPUTATI”? Altro che i fotomontaggi scialbi dell’Isis che conquisteranno Roma.
Contro: Se eleggono lui poi c’è il rischio che poi il Presidente lo facciano fare a Enrico Ghezzi.

*Nella consultazione del Fatto Quotidiano purtroppo hanno fatto votare chiunque e così ha vinto Giancarlo Magalli! Per evitare possa vincere anche in questa consultazione un decadente uomo dello spettacolo (Veltroni) potranno votare solo quelli iscritti al blog da Febbraio 2013, quindi voteremo solo in tre, ma voi potete fare il tifo!!

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Dolce vita lovers? E chiamateci scemi.

Pizza makers? Be’, sì cacchiarola.
Latin Lovers? Forse non più, ma lasciamoglielo pensare.
Party addict? Eternal children? Viviamo bene, vacca boia.
E invece no.
Lasciamo stare il nostro lifestyle super invidiato nel Mondo e presentiamoci laboriosi come dei piccoli prussiani che crescono, mettiamoci in bella concorrenza con i minatori polacchi, gli operai rumeni, la moltitudine di sgobbatori cinesi, gli informatici indiani, i tessitori del Bangladesh, gli scienziati americani e i nani da giardino. Ne trarremo dei grossi vantaggi.
Non so se sia peggio rispondere alle generalizzazioni banali (gesticoliamo, e allora?) con altre generalizzazioni o con delle specifiche singolarità che non c’entrano nulla: football maniacs? ma no! abbiamo il maggior numero di siti patrimonio dell’Unesco! (e il video fa vedere un uomo che si emoziona a teatro anche se a teatro in questo paese non ci va nessuno).

Questa è satira!

La Gendarmeria Francese ha oggi arrestato poi rilasciato, ma resta indagato) il discusso comico Dieudonnè uno più famoso per il suo antisemitismo che per la sua capacità di far ridere la gente. Ha postato un tweet sgradevole storpiando lo slogan del momento: “ Je Suis Charles Coulibaly”, al nome del giornale ha aggiunto il cognome di uno dei terroristi.
Una provocazione stupida ( e che non fa manco ridere ) ma che per la magistratura Francese prefigura “ Apologia di terrorismo e istigazione all’odio razziale” Tutti sti po po di reati in un tweet cretino? Mi sembra esagerato e totalmente privo del senso del ridicolo, anche considerando la tempistica. Dieudonnè è un personaggio veramente sgradevole, ma tre giorni fa tre milioni di persone a Parigi hanno marciato per difendere la libertà d’opinione e di satira e appena uno fa una battuta storpiando lo slogan del momento lo arresti? Una settimana dopo una strage di vignettisti satirici si arresta un comico per un cretino gioco di parole? Che situazione, un umorista arrestato per una battuta su una strage compiuta da gente che non accetta la satira…
Se non fossi sicuro della serietà della magistratura Francese penserei, questa è satira!

Titolo a piacere

Chi in una mano brandisce il “Je suis Charlie” e con l’altra raccoglie le firme contro le moschee, che dichiara “serve una guerra”(ndr Gasparri), mi fa pensare che di libertà non abbia capito molto o che semplicemente non sappia il francese. Spesso si parla del fondamentalismo islamico, e dell’ISIS (o IS) in particolare, senza mai spiegare che quel movimento ultrareazionario e islamonazista è l’esito di decenni di precise scelte politiche, militari ed economiche. Scelte di cui l’occidente è anche stato promotore volontario ed involontario. È senz’altro più comodo parlarne come se certe dinamiche fossero nate dal nulla, o meglio, da una misteriosa inclinazione di tutti i musulmani per il fanatismo e la violenza politica. In questo modo, si può piegare la lotta al terrorismo- giusta e sacrosanta- a una generica politica della paura, che è la stessa politica che ha portato al Grand design di Bush, di cui i frutti marci raccogliamo ancora oggi. In atto non c’è uno scontro delle civiltà, ma uno scontro tra fondamentalisti e moderati, che questi appartengono in modo trasversale a tutte le società, ed è il fondamentalismo di ogni sorta- religioso,nazionalista, fascista- che si deve contrastare. La risposta europea deve essere politica, rivolta verso l’inclusione delle diversità, di una lotta alla povertà e all’esclusione sociale, di una rivisitazione della politica estera europea e di una Unione Europea più integrata. Che la conseguenza di un attentato contro la libertà sia un giro di vite contro le libertà non deve diventare il paradosso di questi mesi.

(l’articolo è a firma di Fiorentino Sullo, che però si è perso le password e tocca a Mariano Rumor pubblicarlo)