Non staremo in questo post a esprimere la nostra posizione sulle vaccinazioni: sarebbero bestemmioni. Ma proprio partendo da una certa insofferenza alla discussione abbiamo capito che il principale problema sia un’incompatibilità generale nelle argomentazioni, che esaspera le discussioni.
Dunque riteniamo si debba fare un po’ di chiarezza iniziale per fare in modo che chi si confronta lo faccia su un terreno comune, libero da corti circuiti mentali che incancreniscono le posizioni.
Di seguito suggeriamo tre regole che suggeriamo andrebbero tenute a mente.
1. NON FACCIAMONE UNA QUESTIONE DI SOLDI.
Purtroppo spesso i confronti sul tema finiscono a correlare posizioni scientifiche con interessi economici. Nessuno mette in dubbio ci siano e che sia indole dell’essere umano ricercare il proprio tornaconto, ma spostano il fulcro della discussione e si finisce in una conversazione tra sordi. Sostenere che le multinazionali nascondano la cura al cancro per speculare sui malati mentre Vannoni fosse un filantropo privo di interessi non aiuta nessuno.
2. DECIDIAMO SE LA STATISTICA ABBIA UN RUOLO OPPURE NO.
Nella discussione si contrappongono due posizioni inavvicinabili che sono tipiche di qualsiasi discussione. Da una parte chi sostiene che l’eccezione confermi la regola, e che si debba continuare a procedere nel solco delle scienze applicate per le quali esiste una percentuale fisiologica di errore. Dall’altra chi ritiene che questa percentuale di errori rimetta in discussione tutto, e per cui l’eccezione invalidi la regola. Tranquilli, succede anche in una qualsiasi discussione tra marito e moglie sulle faccende domestiche, ma è fondamentale per non capirsi.
3. STABILIAMO SE LA MAGGIORANZA ABBIA UN VALORE OPPURE NO.
E’ vero, Winston Churcill nel 1938 era praticamente l’unico in Europa a osteggiare gli accordi di Monaco, ma aveva ragione lui. Alle volte succede. La democrazia mal si applica alle idee e alle decisioni di principio, ma affidarsi alla fiducia nella ragionevolezza delle maggioranze è un modo per arrivare ad una sintesi e ad una decisione: decidiamo chiaramente se sia opportuna o meno, ed eventualmente come sostituirla. Ma questa geometria variabile che santifica la democrazia quando si è maggioranza e rivendica la libertà di coscienza e di dubbio quando si è minoranza produce solamente una empasse perenne.